Untitle. Jacopo Miliani

Texto en catalogo. Verbo Festival, San Paolo, Brazil. 2010


Federica Matelli

 

 

      

 



Sempre attento alle dinamiche della cognizione del reale e ai confini fra questa e le sue simbolizzazioni e rappresentazioni visuali, Jacopo Miliani mostra con Untitle quanto ogni punto di vista possa essere interpretato come un’illusione che perde di senso appena se ne spostino le coordinate. Questo lavoro è un’abile intuizione che mette in scena e mostra qualcosa normalmente inafferrabile per il nostro apparato conoscitivo: la perdita di prospettiva e la sua distorsione. Le tre fotocopie di oggetti misteriosi sono ottenute appoggiando direttamente sullo scanner della fotocopiatrice tre oggetti differenti. Miliani fa proprio l’atto già operato da Man Ray nei suoi esperimenti fotografici, esaspera le distanze focali ed immortala il risultato di una distorsione visiva: oggetti misteriosi e perturbanti, al limite fra il noto e lo ignoto, la cui vista suscita nello spettatore il disorientamento di chi non trova più il significato convenzionale di fronte a qualcosa di ordinario. La messa fuori fuoco di questi oggetti è la messa in questione della realtà, di fronte a ciò che é oscuro dubitiamo dei nostri strumenti di codificazione del reale. Così il titolo fa già parte dell’opera, perché, come scrisse Ludwig Joseph Johann Wittgenstein, “meglio lasciare in silenzio quello di cui non possiamo parlare”.